Con il liceo scientifico l’impegno per lo studio è stato massimo e ho sfruttato il tempo libero unicamente per quella che già da qualche anno costituiva la mia vera e unica passione, il karate. È stata una disciplina che mi ha segnata profondamente, grazie alla quale ho fatto miei valori di cui oggi vado fiera: lealtà, fatica e determinazione. Ricordo ancora oggi gli anni in cui, nella settimana centrale di gennaio, la sveglia suonava alle 4, ci si allenava dalle 5 alle 7 e arrivavo a scuola quando ancora i corridoi erano bui.
Con l’università ho rinunciato a questa avventura e ho scelto per praticità di frequentare solo le lezioni più critiche e sono così riuscita a continuare parallelamente la formazione sul taglio. Ma è grazie probabilmente a questa determinazione che nell’inverno 2002-2003 è arrivato il primo intervento tecnico fra le Marche e l’Emilia Romagna, con il prezioso aiuto di un ingegnere tedesco cui si deve l’ideazione di prodotti rettificati specifici per gli acciai inossidabili: stahlschlussel, bloc notes, biro alla mano e formule di calcolo che ancora oggi custodisco gelosamente e con orgoglio.
La laurea in Economia arriva nel 2006 e con essa, l’ingresso a tempo pieno nel mondo del lavoro.
Sono socia ordinaria dell’AIM -Associazione Italiana di Metallurgia- e partecipo annualmente ai loro corsi di aggiornamento. Un ringraziamento sentito è indirizzato al professor Carlo Mapelli del Politecnico di Milano grazie al quale mi è stato possibile iniziare e approfondire studi specifici di metallurgia e al professor Marco Boniardi, del quale apprezzo la frase “non esistono concetti complicati o difficili, esistono solo spiegazioni complicate”.
Ma tutto questo non sarebbe stato possibile grazie a mio padre e a mia madre, al loro esempio, al loro sostegno quando tutto il resto era una rinuncia.
Miriam Boiardi